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martedì 30 maggio 2017

SANPRE BASKET - MEGLIO SECONDI ALTRIMENTI SEMBRA CHE CE LA TIRIAMO


“Ma quella squadra di basket fortissima che ha falsato il campionato con le sue prestazioni al limite dell’onnipotenza, è poi riuscita a vincere?”
“Ehm, no. Hanno preso venti pigne in finale”.
“C’era da aspettarselo”.

Succede in un bar dell’Arcella. Tra un porco sull’infortunio di Valentino Rossi e una lacrima per l’addio di Totti, i commenti sulla SanPrecario dei miracoli ancora si sprecano tra le fila dei pensionati.
E in effetti, come dargli torto. Una stagione regolare pressoché perfetta, una serie di semifinale che bagnerà i nostri sogni ancora per molto tempo e una finale persa in pieno stile precario. Diciamocelo, vincere sarebbe stato un po’ anacronistico. Va bene così.



Passata la frustrazione per la sconfitta è giunto il tempo delle belle parole. Qualche riga di ringraziamenti per mettere il punto alla stagione appena conclusa.
Prima di tutti i doverosi complimenti all’ASD Pallacanestro Euganea che si è aggiudicata il titolo in finale con una partita quasi mai in discussione, purtroppo per noi.
In secondo luogo un grazie a tutta la Polisportiva SanPrecario che anche quest’anno ci ha permesso, tra mille peripezie, di prendere parte per la terza volta al campionato UISP.
Ma soprattutto un grazie a tutti e 29 i cestisti che quest’anno hanno deciso di unirsi a noi. Alcuni sono arrivati a metà anno, altri ci hanno lasciati prima del tempo, ma confidiamo che tutti si porteranno dentro un bel ricordo di quest’anno di pallacanestro (poca), disagio (molto) e agonismo (inesistente).

Un ringraziamento speciale a Fabio, Guido e tutto il comitato territoriale di pallacanestro UISP di Padova che anno dopo anno continua a crescere dimostrando che un’idea di sport accessibile e aperto a tutti è possibile.

Caliamo il sipario con il più classico dei pagelloni, pensato e scritto dal nostro vice-coach Lorenzo Meneghetti, le cui abilità con la palla spicchi si sono dimostrate seconde solo alla sua capacità di rompere i maroni.



PAGELLE INDIPENDENTI SP*07 PALLACANESTRO 2016/17


ALVISE MURAZZI s. v. : uno dei what if più grandi del basket popolare, senza sinusite e con caviglia sana in quanti modi differenti avrebbe dominato? Nelle accademie si insegnerà l'intelligenza cestistica mostrando video di lui che mangia il fritto misto. Gli piace molto urlare e si vede. TOTALMENTE INDIPENDENTE

CINZIA: un livido da guerriero, la classe da tossico dell'altavoz, la gioventù che tutti vorremmo avere avuto. Voci di corridoio nel post partita lo mettono in discussione per la prossima stagione. Dove porterà i suoi talenti? FREE AGENT

BAÚ: manca all'episodio conclusivo per obblighi lavorativi. La sua presenza spirituale sussurra geniali idee alle orecchie dei precari mentre aleggia per il campo in forma eterea. Ogni volta che prende in mano il cellulare ogni ragazza nel raggio di un kilometro perde conoscenza. STA SCRIVENDO

LUKE SCUOLA: record di presenze nei playoff uisp, l'ilaria Alpi è nel quartiere dove fa brutto di mestiere. Tocca a lui il difficile ruolo di closer delle partite della sanpre basket. MARIANO RIVERA


MAJOR LAZER 3000: il fascino del ragazzo che è amico dei ragazzi dei brutti quartieri non si insegna e nemmeno a fare una aglio e olio post finale che faccia breccia nel cuore di un compagno di squadra siciliano. Un anno a sparare dell'arco senza mirare troppo. HAN SOLO

E. G. O. N. : È il perfetto esempio del ragazzo di strada che ce l'ha fatta. L'arroganza che vorremmo tutti avere e l'abbonamento al fondo della retina che è tartassato di obliterazioni. DARK BRESHA GANG

GIO THE PRESIDENT: si presenta al discorso in spogliatoio di fine campionato con gli occhi semichiusi di chi ha dato molto. Un po' deluso dalla lattina di limonata, non si fa abbattere dalla situa e va a pogare ai dark polo. ENTRO IN PASS

COACH BAFFO. : canotta da coach ignorante che neanche i più trendsetter del cavalcavia. Proviene da un mondo di basket un po' più nobile rispetto a quello del torneo UISP Padova ma ciò nonostante non rimane spaesato di fronte all'incapacità di ragazzi universitari di imparare un contropiede nel loro sport preferito. SERENO

HUBACEK: da sempre la Sanprecario pallacanestro viene descritta come un cocktail di talento e quest'anno l'ombrellino era proprio lui. Un ragazzo dal buffo accento con una lista di soprannomi interminabile. Aggiungiamo due spalle enormi e il record stagionale di gomitate ricevute ed è servito il botellon. MIGLIOR STRANIERO

LOLLO GNM: dopo una stagione a combattere con gli infortuni si stabilisce nel ruolo di vice coach motivazionale e pagellista. Il suo contributo è prezioso tanto quanto delicato. SWAROVSKI

LEBRON DJAMES : l'ultima volta che non è arrivato in finale Taricone era ancora vivo. Supera Jordan nei punti playoff, il prossimo step è entrare nel canestro saltando. ATLETICO

PIETRO ZANETTI: il bello di rubare motorini è che l'expertise che ti fai si trasferisce senza troppi problemi al mondo del basket. Difensore inarrivabile, la faccia da pusher bravo ragazzo, la mentalità da scampia e un'inguaribile passione per il sottomano. SAVASTANO

THE PRODUCER: quando canalizza il suo chakra della volpe a 15 code è più pericoloso di Mcgregor ubriaco e riesce a infortunare gli avversari con la forza del pensiero. L'ultima volta che gli hanno fatto un elettroencefalogramma i dottori si sono suicidati per complesso di inferiorità. PROFESSOR XAVIER

ALEX: figlio della terra italiana del basket, interpreta male la parabola del super sayan e la forma in cui decide di evolvere è quella di catalogo umano della decathlon. Per curare la sua dipendenza da barrette proteiche è ormai troppo, troppo tardi. ENERVIT

VIKTORIOUS B.I.G.: 5 minuti in campo in finale sono abbastanza per mettergli addosso una faccia da acidi da spavento. Non impara uno schema dal '98 però le sue triple in semifinale riecheggieranno in eternità. THE MESSIAH


FRANCO BARESI: un pallone d'oro da difensore, coppola, tiro di tabella, laurea in fisica, sguardo di chi ha visto cose che noi umani non possiamo immaginare. Nonostante la linea di difesa altissima, Inzaghi lo infila un paio di volte. Ma era fuorigioco. DON ANGELO


CAPITAN CF: Dà l'impressione di saperla prendere con filosofia seppure un po' deluso. Premio mvp più falso dei controlli Volkswagen. La partita più importante la vince la sera della finale con una bella rossa nonostante l'atteggiamento menefreghista per prendersi avanti con le bionde, tutto sotto controllo. CAPITANO

EUGENIO: l'assenza dai campi gli da più tempo per dedicarsi all'arte proibita. La lista è infinita, il limite è solo l'immaginazione. BOMBER

FURIO: si parla già del calendario sanpre basket nel quale djamal farà da padrone. A lui l'impossibile compito di non farci venire fuori troppo belli.

LUCIO: azzecca il momento per svignarsela, all'apice dello splendore sanpre. Adesso è solo questione di mantenere le dirette Facebook dalla spiaggia al minimo. SALUTA ANTONIO

PINO: il sogno di tutti è vedere il suo volto ricoprire l'intera facciata dell'Ilaria Alpi in un epico murales che rimarrà per sempre e diventerà simbolo di un fortino di sopravvissuti in uno scenario post apocalittico zombie. Peccato per lo schema omonimo da rivederne l'esecuzione. SIMBOLO

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