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mercoledì 12 aprile 2017

IL SALTO DELLA QUAGLIA

dedicata a Rebecca, Franchecco, Doc, Ivan e tutti i precari neo-papà...

Domenica 9 Aprile. Primavera inoltrata. Il sole combatte una difficile battaglia contro il pallore  dei volti precari, ma gli occhi già brillano di voglia e passione. Le forze celate in una nuova stagione. Colore granata che invade il cervello. Rush finale. Mancano tre partite e 5 squadre racchiuse in tre punti si giocano l’ambita meta dei play-off.  Ogni sfida è decisiva, ogni inciampo è fatale ed ogni punto può valere un anno di sforzi e sudore , ma la sensazione è che questa ciurma faccia i conti con una maturità che mai si era vista nella storia della SanPre. Vincere tre partite di fila nel momento decisivo…non è cosa da noi! Forse ci siamo accorti di avere dieci anni. Forse quel miscuglio di satanismo e tattica calcistica che il duo Selmani-Boscolo ci ha spinto dentro da ogni orifizio sta producendo i suoi effetti. E allora bene, la danza non è che cominciata:  C’è grande confusione sotto al cielo…la situazione è eccellente!

14.30. Lo stadio è pronto. Con qualche minuto di ritardo le squadre escono dalle rispettive tane e conquistano al trotto il centro del campo. Brulicano gli spalti di un sacco di nuovi e vecchi volti. Le note di Gerry and the Pacemakers riscaldano gli impianti Franceschini. Torce accese, fischio in bocca e chiappe strette! San Precario Murialdina è cominciata. 


Partiamo bene cercando l'equilibrio fra fraseggio e verticali che può aprire la difesa rivale. Rischiamo di segnare in un paio di occasioni. Dopo 10' minuti già vado a pisciare. Il bagno trema. E’ un terremoto? No è il primo gol SanPre. A siglarlo è cavalier Perro. Mi raccontano che è di pregevole fattura. Non stento a crederci. 1 a 0 palla al centro.
Subiamo la reazione avversaria per una decina di minuti. Soffriamo su corner al 13’. Subiamo le spizzate del gigantesco 9 murialdo. Copriamo gli occhi quando un cross giunge sui piedi del loro fantasista. La spara alta a due passi dalla sacra porta influenzato dalla stazza del gigante buono Marco Resta
È il segnale. Arrembaggio. Ci catapultiamo nella metà loro come pirati su una nave d’inglesi. Veder giocare assieme Perro, Henry e il conte Esposito oggi vale il prezzo del biglietto….che non c’è. Passano pochi minuti ed un fraseggio dei tre produce il raddoppio. Lo sigla propio il conte che esplode e con il dito indica il popolo supporters. That's  amore! Il 2 a 0 non placa la fame. 25’ tiro da fuori del potentissimo capitan Libra. Palla alta. 32’ Eleganza Carmine galoppa e crossa, palla in corner. 37’ Gigi Funghi crestato Mohwak supera due uomini e lancia di mancino. Perro riceve e scambia in HQ con l’arcangelo Stefanino. Quello stoppa, mette a sedere il libero rivale e con un tocco di fino spiazza il portiere. Primo meritatissimo gol in maglia SanPre. 3 a 0. Tana libera tutti.

Tre gol come tre casse di birra vaporizzate in 45'.E' ancora presto per il Borghetti. "Vola vola a prender le scorte che qui c’è da soffrire, cantare ed abbracciarsi!" Il prato dello stadio ospita glutei appesantiti da una settimana di duro lavoro, dal pranzo versione  anti-salvini o da una semplice sbornia serale.…mentre il chioschetto vestito a mecca diviene baracca. Dopo un anno, finalmente, qui ci sentiamo a casa.
Si riparte. In campo si alternano attenzione e sprazzi di grade calcio e dagli spalti il sostegno diviene show. Un coro diretto a Franchecco neo papà sveglia il signor Giacomin che a petto nudo si gonfia come un Gorilla e guida i supporter all’eleganza e al disagio! Intanto il match è in controllo totale grazie ai 4 dietro: Pilla, D’ettore, Parisi, Carmine compatti, attraenti, sudati, insuperabili. Comincia il waltzer dei cambi, dentro Keita, Al Assan, Evarist e Pinturicchio Galatarossa. Tanta voglia o forza fresca a disposizione della squadra. Il risultato sono altri due gol. Il primo su cross perfetto di Evarist, lo sigla Stefanino con una bomba al volo. Il secondo è di nuovo del conte Esposito che stoppa un filtrante di capitan Libra, stende di finta l'estremo rivale ed insacca il pallone seguito da un vagone di classe! "Inga Inga Inga Inga oh oh"...La partita è vinta. Rimane giusto il tempo per il gol della bandiera Murialdo. 5 a 1 e triplice fischio. Si chiudeeee.
Comincia la celebrazione canora. Limoni appassionati ed odore di ascelle uniscono il terreno di gioco ai gradoni degli spalti. Giusto il tempo di una doccia e saremo una cosa sola. Vecchi e giovani, ospiti e locali, atleti e supporter a condividere la tavola imbandita. E’ il terzo tempo. Bellezza semplice e profonda con cui abbiamo imparato a celebrare un altro modo  di concepire e praticare questo sport. Occhi ai telefoni in attesa dei verdetti altrui. Attimi di silenzio e poi via! Chi doveva perdere ha perduto e coi tre punti di giornata sulle spalle compiam l'atteso salto della quaglia. Siamo dentro la zona rossa. Play-Off! Ora tutto è nelle nostre mani! Ora si può chiudere davvero. Dopo un invito alla trasferta di Pontida le note di Vito dj accompagnano il sole a tramontare. Anche questa capitolo è concluso. All'orizzonte lo sport festival del decennale e avanti a noi la prossima Domenica di SanPre!


immagini: Vale Belluno
testo: Uarbo

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