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martedì 31 gennaio 2017

HTC Bastia - SanPrecario Welcome Team 0 - 7

RETI: Sera, Ibra, Mirko (2), Gabri, Dario (2)


LA SERATA DELLE PRIME VOLTE
Il calcio non vive di soli dati tecnici, di resoconti attenti e precisi delle partite, il calcio, specialmente quello che ci piace, vive anche e soprattutto di storie che vanno oltre il campo da gioco. La serata di Bastia sportivamente parlando si può liquidare in poche righe, con parole che di questi tempi abbiamo il piacere di ripetere in ognuno dei nostri resoconti da ormai già più di dieci partite.
Si può parlare citandosi ed eccitandosi di partita a senso unico per noi, di grande prova del gruppo, di prova di solidità e mentalità, ma più che raccontare questa vittoria in questi termini, vogliamo portarvi dietro alle quinte di questa partita, particolarmente speciale per alcuni di noi.

Cominciamo da Ibrahim, che noi chiamiamo Ibra, e che è un ragazzo nigeriano grande e grosso, con lo sguardo deciso che trasuda determinazione e un sorriso raro, mai regalato, che quando si apre sul viso rivela tutta la timidezza di un ragazzo di 19 anni. Il primo goal di Ibra (il secondo della partita dopo che Sera aveva rotto il ghiaccio) è un goal che parte da molto lontano, da un carattere chiuso che più volte ci aveva portato a dubitare del suo entusiasmo per questa avventura, da un infortunio che per tanto tempo non gli aveva permesso di allenarsi, dal grande lavoro fatto in particolare dal nostro capitano Yakube per aiutarlo ad inserirsi, a vincere la timidezza. Un goal con tutto questo dentro. Un diagonale che infila il portiere e fa partire una festa. Un goal che schiude un piccolo guscio e che siamo certi sarà il primo di una lunga serie.

La seconda storia è quella di Dario, la nostra matricola di medicina, salita a Padova dalla meravigliosa Sicilia, terra da sempre fucina di talenti per il Welcome Team. Aggregato al gruppo inizialmente con il solo obiettivo di allungare la rosa per disputare degli allenamenti più efficaci, Dario ha saputo distinguersi da subito non solo per le doti tecniche, ma anche per l'umiltà e l'intelligenza con cui ha saputo mettersi al servizio della squadra. Doppietta all'esordio per lui. Un goal, il primo, su tiro libero che tutta la squadra unanime decide debba essere lui a battere, a dimostrazione dell'unione che ci pervade e pochi istanti dopo la doppietta personale con un goal di rapina, di coraggio.
E' vero è Juventino, ma se continuerà così probabilmente riusciremo a perdonarglielo in fretta!

La terza storia nella storia che vogliamo raccontarvi è tutta nostra, di questo gruppo di matti che vedete dare il meglio soprattutto alle feste della Polisportiva, di questi ragazzi, più o meno giovani, che in comune hanno più di una maglia e di un desiderio di vittoria di un campionato. Siamo quelli dello sport per tutti, del we want to play, gli ultimi arrivati nella polisportiva di cui abbiamo la gioia e l'orgoglio di portare in giro per la provincia il nome.
A Bastia ci siamo guardati negli occhi in panchina ad un certo punto, e ci siamo battuti le mani da soli vedendo che in campo c'erano quattro quinti di ragazzi rifugiati. Un lavoro partito da lontano che in queste cose trova soddisfazioni e premi che un goal o un campionato vinto non potranno mai eguagliare. 



La gratitudine verso la Polisportiva SanPrecario, che ci da l'opportunità di vivere questa esperienza, è oggi più che mai enorme, e faremo di tutto perchè tramite i nostri successi sportivi e la nostra condotta in campo si parli sempre più di tutto quello che siamo oltre ad una squadra di calcetto.

Chiedo scusa a Mirko per non aver celebrato a sufficienza oggi la sua incredibile capacità realizzativa su punizione e tiro libero, a Gabri per non aver sottolineato quanto sia sempre più Inzaghi di Inzaghi e a Damiano per non aver parlato di un mister che giorno dopo giorno è il maggiore responsabile della nostra crescita come squadra, ma oggi c'era qualcosa di diverso da raccontare, e spero vi siate divertiti a leggerlo.




FORZA SANPRECARIO! Viva le prime volte!

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